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Twitter: come proteggere i dati in 5 passi

Twitter: come proteggere i dati in 5 passi

By francesco

Negli ultimi mesi la sicurezza dei dati è al centro di numerose discussioni sul mondo digitale, in particolar modo quando si parla di Twitter. La piattaforma di proprietà del miliardario Peiter Zatko è stata al centro di alcuni scandali riguardanti la privacy e la sicurezza dei dati, accusata di utilizzare tecnologie obsolete e poche sicure oltre a permettere a molti dipendenti di avere accesso a dati sensibili degli utenti. Non si tratta di un caso isolato ma di un problema che potrebbe toccare ben 238 milioni di persone, il numero di utilizzatori attuali del social azzurro. Quando ci vengono tolte garanzie, sta a noi utenti cercare di utilizzare Twitter con un po’ di più accortezza e attenzione, restando vigili e consapevoli di ciò che potrebbe accadere in app. Per questo, è necessario venire a conoscenza  delle azioni, più o meno già note, che vale la pena evidenziare.

  1. Non usare le chat per i dati sensibili

Rispetto a WhatsApp o Telegram, il social con l’uccellino azzurro non include la crittografia end-to-end nella sezione dedicata ai messaggi privati. Il consiglio non è quello di escludere l’uso dei DM ma piuttosto evitare di condividere informazioni personali o comunque importanti, che in caso di violazione dell’account potrebbero finire nelle mani sbagliate. Meglio usare strumenti più sicuri e capaci di offrire maggiori garanzie.

  1. Usare password forti e l’autenticazione a 2 fattori

Consigli spesso scontati e banali ma che comunque non vanno sottovalutati quando in gioco c’è la propria sicurezza digitale. Il primo passo consiste nel dotarsi di una password difficile da indovinare e che non sia la stessa utilizzata per altri servizi come l’Home banking o altri social. Oltre alla password unica, per una maggiore sicurezza è conveniente attivare l’autenticazione a 2 fattori per accedere su Twitter, magari sfruttando le potenzialità di Google Authenticator, invece degli SMS.

  1. Utilizzare mail temporanee

L’indirizzo e-mail è il requisito fondamentale per creare un qualsiasi account sulla piattaforma ma è anche una delle prime informazioni accessibili a chi viola il profilo. Fatto salvo l’uso dell’autenticazione a due fattori e l’abilitazione del login con una app di terze parti, in questo caso gli esperti suggeriscono di usare indirizzi “usa e getta”. Attenzione però ad utilizzarli per il profilo personale, visto che essendo temporanei non sono utili per recuperare dati personali e password.

  1. Settare le impostazioni sulla privacy

Impostare bene la privacy sulla piattaforma è fondamentale, ed in particolare controllare anche tutte le app di terze parti che hanno accesso ai dati personali. Ma non è l’unico aspetto. È possibile infatti decidere di eliminare anche le informazioni sulla posizione quando si utilizza l’app e su quale dispositivo si utilizza per navigare.  Un’opzione che permetterebbe ad un hacker, nel caso violasse l’ account, di sapere sempre dove ci si trova.

  1. Occhio alle informazioni sulla Reperibilità

Gli algoritmi di Twitter sono progettati per analizzare il proprio numero di telefono o indirizzo e-mail con il fine di suggerire account da seguire. Per capirci meglio, stiamo parlando della sezione “Chi seguire” che viene generata in base ai gusti personali e con la sincronizzazione degli utenti presenti su Twitter in possesso del proprio numero di telefono. Un’opzione che è possibile disabilitare andando su Impostazioni>Privacy e sicurezza>Reperibilità e contatti, un modo per poter scoprire anche le app di terzi che hanno accesso a tali informazioni, magari perché si è effettuato l’accesso alle stesse tramite Twitter.



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